Ronde Van Vlanderen 2023: il Giro delle Fiandre

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Oggi si correrà la De Ronde Van Vlanderen, seconda classica monumento dell’anno. Questa corsa, tra le più amate del calendario, è il culmine della stagione sulle pietre del Belgio. 

A differenza della Parigi-Roubaix, la quale è caratterizzata da lunghi tratti di pavè estremamente sconnesso ma pianeggiante, in questa corsa il pavè si trova accompagnato da salite brevi ma ripidissime, i cosiddetti “muri”, veri e propri trampolini di lancio verso una vittoria che può cambiare una carriera.

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Di seguito tutto ciò che c’è da sapere sul percorso, ultimi 50 km, e i favoriti per la vittoria finale della De Ronde Van Vlanderen 2023.

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Ronde Van Vlanderen 2023: il Percorso

L’edizione di quest’anno, la numero 107, è caratterizzata da 273,4 km, 19 muri, 6 settori di pavé, 3.227 metri di dislivello. Si partirà da Bruges, come nel 2016, per giungere al tradizionale traguardo ad Oudenaarde.

Il primo muro della giornata è il Korte Ast, al km 114,7, a seguire invece viene lo storico Oude Kwaremont (che verrà affrontato tre volte in totale). Dal km 149 al km 226 ci saranno dieci muri a appesantire le gambe dei corridori.

Il finale si aprirà in grande stile con il Koppenberg: 600 metri micidiali in cui si sfiora il 20% di pendenza. Quindi segue il Kruisberg, il terzo passaggio sul Kwaremont (2km, con pendenza media del 4.6% ma punte dell’11%) e il Pateberg (400 mt al 13%). 

In cima al Pateberg mancheranno 13,3 km all’arrivo. I chilometri finali non presentano particolari asperità: la strada sarà leggermente in discesa tra i -3 e i -2 km all’arrivo. Rettilineo finale in leggera salita che incoronerà il vincitore.

I favoriti

I favoriti della Ronde Van Vlanderen sono i medesimi che hanno dominato la prima e hanno dato spettacolo ad Herelbeke settimana scorsa. 

Parliamo dei tre fenomeni del ciclismo mondiale: Van Der Poel, Van Aert e Pogacar. Quest’ultimo ha dichiarato che per vincere dovrà staccarli tutti. Van der Poel negli ultimi tre anni l’ha vinta due volte e un’altra è arrivato secondo. 

Van Aert nelle ultime settimane ha vinto ad Harelbeke ed ha ragalato la vittoria al compagno alla Gand Wevelgem. Gli ingredienti per una gara altamente spettacolar dunque e ci sono tutti.

Per quanto riguarda gli italiani, nè Filippo Ganna Alberto Bettiol (vincitore clamoroso nel 2019) saranno presenti. Il primo per scelta tecnica, puntererà tutto sulla Roubaix che si addice maggiormente alle sue caratteristiche, mentre il toscano è ai box con la febbre. 

Come outsiders possiamo nominare un’intera squadra, la Souldal Quick Step che ormai sembra sempre di più essere diventata una squadra da corse a tappe, e fatica a ritrovare la sua dimensione alle classiche del nord, ma che conta tra le sue fila due grandi campioni come Julian Alaphilippe e Kasper Asgren (già vincitore nel 2021). 

Altri papabili minacce sono Christophe Laporte e Tiesji Benoot, compagni di squadra di Van Aert, ma che si possono prestare a tattiche pericolose, e varie mine vaganti come il danese Mad Pedersen,  il norvegese Alexander Kristoff e il campionissimo Peter Sagan, alla sua ultima apparizione a questa corsa.