Premi Serie A: andiamo a vedere nel dettaglio quanto prendono le società che partecipano alla maggiore competizione italiana per squadre di club e quanto possono guadagnare i singoli club partecipandovi.
Premi Serie A: andiamo a vedere nel dettaglio quanto prendono le società che partecipano alla maggiore competizione italiana per squadre di club e quanto possono guadagnare i singoli club partecipandovi.
A quanto ammontano i premi Serie A? La maggior competizione per squadre di club italiane ha perso molto smalto nel corso degli ultimi anni, soprattutto se paragonata alla Premier League inglese e alla Liga spagnola. Al tempo stesso resta una delle maggiori a livello globale, magari in attesa di nuove strutture in grado di riportare i tifosi allo stadio.
Nata nel 1929-30, la massima serie sta scontando in maniera pesante alcune strozzature di non poco conto, a partire da una mole di debiti impressionante. Problemi i quali si vanno a riflettere in una minore forza di attrazione nei confronti dei grandi assi del calcio mondiale. I Messi e gli Haaland sembrano al momento irraggiungibili per i top club italiani, zavorrati da una massa ingente di debiti. Proprio per questo assume un’importanza sempre maggiore la questione relativa alla ripartizione delle risorse disponibili. Andiamo quindi a vedere nel dettaglio il meccanismo di ripartizione dei premi Serie A per cercare di capire meglio i vantaggi ad essi collegati.
Cosa dice il regolamento in base al quale viene effettuata la ripartizione dei premi Serie A? In pratica, afferma una cosa molto semplice e assolutamente condivisibile: ogni squadra partecipante viene retribuita. Naturalmente la retribuzione va a dipendere dall’efficienza dimostrata nel corso del torneo, ovvero dalla posizione acquisita in classifica. Una ripartizione utile anche per evitare che le squadre perdano interesse a impegnarsi nel corso delle ultime giornate, una volta svaniti eventuali obiettivi.
Com’è ormai noto, all’attuale massima serie prendono parte 20 formazioni. Di esse, le ultime tre sono destinate a lasciarla alla fine della stagione, mentre le prime sette acquisiscono il diritto a partecipare alle competizioni europee (Champions League, Europa League e Conference League). La suddivisione dei premi spettanti alla Serie A va naturalmente a tenere conto di questa classifica di merito, ripartendo gli incentivi monetari in base al piazzamento ottenuto in classifica.
Il totale dei premi Serie A, per la stagione attuale, sfiora i 150 milioni di euro, che vengono suddivisi in questo modo:
Come si può notare, c’è un’apparente discrepanza, quella relativa al fatto che ottava e nona in classica godrebbero di premi Serie A maggiori rispetto alla settima. A spiegare il fatto sono i bonus aggiuntivi assicurati dall’UEFA, per le squadre che acquisiscono il diritto a partecipare alle coppe europee.
Come abbiamo appena ricordato, l’UEFA va a integrare i premi Serie A con ulteriori risorse destinate alle squadre qualificate per le competizioni continentali. La ripartizione è in questo caso la seguente:
A questi bonus se ne vanno poi ad aggiungere ulteriori tre, quelli che sono riservati alle squadre costrette ad abbandonare il calcio d’elite alla fine della stagione. La ratio di questo bonus è abbastanza prevedibile: lasciando la massima serie vengono a diminuire drasticamente i proventi derivanti dai diritti televisivi. Per non provocare uno choc finanziario, la Lega ha quindi messo in campo un vero e proprio paracadute.
Il meccanismo di compensazione istituito, prevede in pratica che le ultime tre abbiano un premio di consolazione pari a: