Paracadute Retrocesse: Normativa, Fasce, Quote

Cos’è il paracadute retrocesse, qual è la normativa vigente, quali sono le fasce delle squadre e come sono distribuite le quote. Tutto quello che c’è da sapere.

La retrocessione in Serie B dopo aver militato nella massima serie calcistica italiana è un momento delicato per ogni club, fortunatamente le società calcistiche che scendono nella categoria inferiore possono usufruire del paracadute retrocesse.

Il paracadute per le retrocesse viene messo a disposizione dalla Serie A e consiste in una somma di denaro che viene distribuita tra le squadre che chiudono il campionato occupando una delle ultime tre posizioni.

Come previsto dal regolamento della Serie A, le ultime tre squadre sono retrocesse direttamente in Serie B: il denaro che ricevono sotto forma di paracadute può essere loro utile per riorganizzare la società e per disputare un campionato puntando subito alla promozione in massima serie.

In questo approfondimento analizzeremo insieme quali sono le fasce in cui vengono classificate le squadre retrocesse in B, qual è la normativa del paracadute per le retrocesse e quali sono le tempistiche di erogazione delle quote di questo aiuto economico.

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Paracadute Retrocesse: le Fasce

Il regolamento della Serie A stabilisce delle specifiche fasce per il paracadute retrocesse. Quando una squadra viene retrocessa in Serie B è necessario prendere in esame le passate stagioni per capire a quale fascia deve essere assegnata.

Fascia A

Si definiscono società di fascia A le squadre che retrocedono in Serie B dopo aver disputato una sola stagione nella massima serie. Si tratta dunque delle squadre neopromosse che non sono riuscite a ottenere la salvezza nella prima stagione in Serie A. Per rientrare nella fascia A le società neopromosse non devono però rispettare i criteri stabiliti per la fascia B e la fascia C.

Fascia B

Si definiscono società di fascia B le squadre che retrocedono in Serie B dopo aver disputato due stagioni nella massima serie. I campionati disputati in Serie A non devono essere per forza consecutivi, l’importante è che la squadra sia stata nella massima serie per almeno due stagioni nelle ultime tre.

Fascia C

Si definiscono società di fascia C le squadre che retrocedono in Serie B dopo aver disputato tre stagioni nella massima serie. I campionati disputati in Serie A non devono essere per forza consecutivi, l’importante è che la squadra sia stata nella massima serie per almeno tre stagioni nelle ultime quattro.

Retrocessione per decisione della Giustizia Sportiva

Le società calcistiche che vengono retrocesse in Serie B per decisione della Giustizia Sportiva non possono accedere al paracadute fiscale. L’illecito sportivo viene punito in questo caso non solo con l’esclusione dalla massima serie e la retrocessione in B, ma anche con l’esclusione dagli aiuti finanziari previsti per le squadre che scendono in Serie B. La retrocessione diretta è una sanzione importante, che viene comminata solo per gravi illeciti sportivi. I giudici sportivi fanno riferimento al Codice di Giustizia Sportiva per stabilire delle sanzioni eque.

Normativa paracadute retrocesse

La normative del paracadute retrocesse prevede che la Serie A destini 60 milioni di euro per ogni stagione. Questa somma di denaro viene divisa tra le squadre che chiudono il campionato nelle ultime tre posizioni e ciascuna di esse riceve un ammontare diverso a seconda della fascia di appartenenza.

Secondo la normativa viene distribuita infatti una somma di 10 milioni di euro alle squadre che rientrano in fascia A. La cifra sale a 15 milioni di euro per le squadre che rientrano in fascia B e infine a 25 milioni di euro per le società che fanno parte della fascia C. Ciò spiega come mai per le squadre che occupano le posizioni medio-basse della classifica ogni campionato in cui si ottiene la salvezza vale oro: militare più stagioni in Serie A può infatti portare ad accedere a una fascia migliore e a ottenere più denaro in caso di retrocessione.

Può capitare che in una stagione sportiva vengano retrocesse tre squadre alle quali, tenendo conto delle fasce di appartenenza, spetti un ammontare complessivo inferiore ai 60 milioni di euro previsti dal paracadute retrocesse.

In questo caso la somma che resta dopo la distribuzione viene posta nel cosiddetto paracadute residuo. La cifra complessiva a disposizione della Serie A da erogare come paracadute nella stagione successiva può raggiungere il valore massimo di 75 milioni di euro.

Può capitare anche che in una stagione sportiva vengano retrocesse più squadre di fascia alta e che la somma totale da erogare superi i 60 milioni di euro a disposizione. Se nelle stagioni precedenti non vi è stata la possibilità di aumentare l’ammontare a disposizione attraverso il sistema del paracadute residuo, le somme distribuite alle singole squadre saranno ridotte in maniera proporzionale.

Se invece con il paracadute residuo il tesoretto complessivo a disposizione è più alto, la Lega Serie A ha la possibilità di erogare tutto il denaro alle tre squadre retrocesse, senza però superare la cifra massima di 75 milioni di euro per singola stagione.

Quote del paracadute per retrocesse

L’erogazione della somma a cui le squadre hanno diritto non avviene con un’unica operazione. La normativa descrive nel dettaglio la gestione delle quote del paracadute per le retrocesse.

Nello specifico alle squadre viene erogata la prima quota, che corrisponde al 40% del totale, il giorno successivo all’ultima gara che decreta la retrocessione in Serie B.

L’erogazione della seconda quota, che corrisponde quindi al rimanente 60% del totale, viene effettuata entro 15 giorni dalla prima gara disputata in Serie B, dunque nella stagione successiva a quella che ha portato alla retrocessione.

Mentre la somma di denaro della prima quota passa direttamente dalle casse della Serie A a quelle delle società calcistiche retrocesse, la somma della seconda quota viene posta in uno specifico conto della Lega e viene sbloccata solo dopo l’effettiva partecipazione delle squadre al campionato di Serie B.

Vi è anche la possibilità che una o più squadre perdano i diritti di accesso al paracadute economico. In questo caso la somma di denaro rimanente viene distribuita o accantonata in base alla decisione presa dall’Assemblea, che si riunisce appositamente per stabilire cosa fare del denaro non erogato.

In passato in alcuni casi l’Assemblea ha stabilito che il denaro non assegnato alle retrocesse venisse aggiunto al totale dei diritti televisivi e distribuito dunque in proporzione a tutte le squadre del campionato.