Cosa sono i fan token? Sono in molti a chiederselo alla luce del rapporto sempre più stretto tra innovazione finanziaria e mondo dello sport, con il calcio in grande evidenza. Soprattutto per coloro che non sono a proprio agio con le tecnologie di ultima generazione il binomio sempre più stretto tra questi due mondi rischia in effetti di non essere compreso a fondo.
Se è vero che da una parte e dall’altra a spingere per un rapporto sempre più proficuo sono soprattutto motivi di interesse, in termini di visibilità per le aziende operanti nella blockchain e puramente finanziari per quelle sportive, il discorso nel corso dei prossimi anni potrebbe allargarsi moltissimo.
Andando ad interessare anche un ambito sempre più vitale per le seconde, come il merchandising. Andiamo quindi a cercare di conoscere meglio i fan token e le possibili implicazioni anche in termini di investimento.
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Blockchain e sport, un binomio sempre più stretto
Il mondo dello sport professionistico è alla continua ricerca di fonti di finanziamento, ovvero sponsorizzazioni. Una tendenza la quale era già visibile prima della pandemia, spinta dai conti disastrosi, ma che è diventata ancora più forte quando le nuove esigenze sanitarie indotte dal Covid hanno spinto ad una chiusura degli stadi. Un evento epocale che ha fatto mancare una fonte di reddito vitale come quella rappresentata dagli incassi.
Per ovviare ad una situazione allarmante le società hanno quindi iniziato a chiedersi come rimediare, considerata la scarsa volontà di andare a incidere sugli stipendi faraonici delle proprie stelle.
Una domanda che ha trovato la migliore accoglienza possibile presso le aziende dedite alla blockchain, spinte a loro volta da un’altra esigenza, quella di una vera e propria legittimazione. Non solo da parte dei mercati, ma anche a livello popolare.
Un’esigenza, quest’ultima, che ha trovato modo di concretizzarsi proprio nel calcio, sport popolare per eccellenza. Basta in effetti dare una rapida occhiata alle società di ogni parte del globo che hanno optato per i fan token per capire meglio: Juventus, Roma, Inter, Milan, Paris Saint Germain, Barcellona, Manchester City, solo per fare alcuni nomi di squadre le quali non hanno esitato a rispondere affermativamente alla chiamata.
Proprio alla luce dei nomi fatti, occorre quindi porsi a questo punto una domanda ben precisa: cosa sono i fan token?
Fan Token: cos’è e a cosa serve
Per fan token si usa indicare quei gettoni virtuali il cui possesso da parte di un utente gli conferisce il diritto a partecipare ad alcune attività della squadra che lo ha emesso.
Un esempio ottimale in tal senso è stato fornito dall’Associazione Sportiva Roma, il maggiore club calcistico della capitale. Dovendo intestare uno dei suoi campi d’allenamento ubicati all’interno del centro sportivo di Trigoria, il club giallorosso ha pensato bene di indire un referendum. Alla consultazione, però, hanno potuto partecipare soltanto i tifosi dotati di ASR, il fan token emesso dalla società previo accordo con Chiliz.
Il referendum ha poi premiato Amedeo Amadei, l’indimenticato Fornaretto che aveva condotto la Roma la suo primo titolo italiano, nel 1941-42, fornendo un’idea delle potenzialità insite in questa modalità d’interazione tra le due controparti.
La stessa Roma ha poi proseguito nella strada intrapresa, comprendendone appieno l’importanza. Ha infatti lasciato alla tifoseria la scelta relativa al design del pullman che trasporta i giocatori, all’inno da suonare all’Olimpico o la frase da incidere sul muro del tunnel che consente l’accesso al campo di gioco.
Il tutto all’insegna dell’interazione, parola d’ordine che sostituisce la condivisione tipica del mondo social. Un esempio il quale è stato seguito da molti altri sodalizi sportivi, generando un’interazione estremamente positiva.
La Blockchain dei Fan Token
Com’è ormai noto, la blockchain (catena di blocchi, in italiano) è la tecnologia alla base delle criptovalute. Il sistema approntato per questa via va a sfruttare le caratteristiche tipiche di una rete informatica di nodi in maniera tale da consentire la gestione e l’aggiornamento, in modo univoco e sicuro, di un registro.
Il libro mastro, questo il suo nome, è a sua volta adibito alla funzione di contenitore di dati e informazioni (in particolare transazioni) in maniera aperta, condivisa e distribuita senza la presenza di un’entità centrale preposta al controllo e alla verifica.
I nodi, a loro volta, per accogliere dati e informazioni devono conseguire una maggioranza all’interno di un processo decisionale governato da un algoritmo di consenso. Quelli attualmente più utilizzati sono il Proof-of-Work (PoW) e il Proof-of-Stake (PoS).
Il primo comporta la risoluzione di problemi matematici sempre più complessi, il secondo sceglie casualmente tra coloro che detengono i token. Token i quali, a loro volta, possono essere:
- security token, che rilasciano diritti di partecipazione all’aumento di valore dell’entità emittente;
- utility token, i quali consentono al detentore di accedere a servizi o prodotti all’interno della blockchain, mediante una digitalizzazione dei diritti collegati.
La differenza tra Fan Token e Token Chiliz (Socios.com)
La più famosa piattaforma che emette fan token è Socios.com, detenuta da Chiliz. Chiliz (CHZ) è però anche il nome della valuta su cui si poggia il sistema.
Non è quindi raro il caso in cui si confondono i fan token con la criptovaluta in uso sulla blockchain, un errore di non poco conto. In realtà, la seconda serve per ottenere i primi e per averla si può pagare in vario modo.
Ad esempio utilizzando una carta di credito o debito, oppure ricorrendo ad exchange o mercati secondari. Una volta completata la transazione, i CHZ vengono trasferiti sul wallet digitale detenuto all’interno dell’app, il quale può essere scaricata nell’App Store e su Google Play. Da questo momento potranno essere utilizzati sulla blockchain oppure rivenduti.
Proprio dalle operazioni di trading ne consegue il loro valore di mercato, come accade per le altre criptovalute.
Dove e come comprare Fan Token
Sinora abbiamo visto l’importanza dei fan token per le società di calcio, in termini di interazione con quella che con pessimo termine i media di settore indicano come fan base, ovvero la tifoseria.
Questi gettoni virtuali, però, rivestono grande importanza anche sotto un profilo più spiccatamente economico. Non solo permettono alle squadre (anche di altre discipline sportive, a partire dal basket della NBA) di avere un nuovo tipo di rapporto con gli appassionati, ma anche di monetizzare il proprio seguito.
Le squadre con più tifosi, infatti, sono in grado di chiedere sponsorizzazioni estremamente proficue per concedere il frontale della propria maglia alle aziende blockchain. Come ha fatto l’Inter con Chiliz, la piattaforma più nota in assoluto, con un accordo grazie al quale la società nerazzurra prenderà circa 20 milioni di euro all’anno.
La monetizzazione dei fan token, peraltro, si estende anche al merchandising, consegnando ai possessori diritti di prelazione su biglietti delle gare o prodotti di abbigliamento. Un settore quindi vastissimo, il quale sarà oggetto nel corso dei prossimi anni di una ridefinizione sempre più tecnologica. Una rivoluzione in cui la tecnologia giocherà un ruolo fondamentale.
L’interazione è quindi una cosa fondamentale per le società sportive e i loro tifosi. Ma non è l’unico aspetto finanziario legato ai fan token. Ad esso si unisce infatti la possibilità di fare trading, ovvero di guadagnare sul possibile aumento di valore dei fan token dal momento dell’acquisto. Per farlo è quindi necessario rivolgersi agli exchange crypto, tra i quali si fanno preferire Binance e Bitpanda, per il livello di servizi che offrono.
L’iscrizione ad una piattaforma deve naturalmente seguire la consueta scaletta, partendo dalla dotazione di un wallet. Il portafogli elettronico, infatti, sarà chiamato a conservare i token via via tradati. Prima di farlo, perciò, il nostro consiglio è di considerare con attenzione la scelta dello strumento. I custodial wallet messi a disposizione dagli exchange sono l’obiettivo ideale per gli hacker.
In particolare, gli esperti consigliano di fare ricorso ai cold wallet. Il motivo è collegato al loro restare costantemente offline, abbattendo i rischi collegati.