Vita e Carriera di David Ginola “le Magnifique”. Gli inizi col Tolone, i trionfi col PSG, il mondiale mancato e la fuga in Inghilterra. Ricordi la copertina di FIFA 97′?
Nella memoria collettiva francese, il nome di David Ginola è legato al dolore della sconfitta contro la Bulgaria nel novembre 1993, che negò alla generazione Papin-Cantona la partecipazione al Mondiale americano (USA 94′).
Colpevole di aver cercato di giocare l’ultima palla e vittima del suo istinto offensivo, Ginola rimise la palla tra i piedi del bulgaro Kremenliev, dando inizio a un contropiede che portò al gol di Kostadinov e all’eliminazione della Francia nei momenti finali della partita.
Descritto come un criminale da Gérard Houllier, il giocatore parigino, scelto come capro espiatorio, si trovò a portare sulle spalle la responsabilità della debacle. Nelle ultime due stagioni in Francia, Ginola fu sistematicamente fischiato in tutti gli stadi del Paese dal pubblico francese, diventando il bersaglio di odio e risentimento.
Con solo 17 chiamate in nazionale, Ginola ebbe meno convocazioni di Reynald Pedros o Pascal Vahirua, evidenziando l’entità dell’equivoco. Nonostante ciò, “Le Magnifique” rimane indiscutibilmente tra i migliori giocatori francesi degli anni ’90.
Mio nonno di 85 anni per effetto di questa situazione è quasi morto di ansia, e i miei genitori hanno subito pesanti insulti sul lavoro. Quell’errore mi perseguiterà per il resto della mia vita, una persona più fragile ne sarebbe stata distrutta”.
Di seguito maggiori info sulla vita e sulla carriera di David Ginola.
La Carriera di David Ginola, le Magnifique
Un’ala naturale con una tecnica vellutata, capace di controllare il pallone con maestria, Ginola poteva calciare lungo la linea con la stessa facilità con cui rientrava cercando l’angolo opposto con un tiro ad effetto, un’azione che gradualmente divenne il suo marchio di fabbrica. I suoi cambi di ritmo imprevedibili, i suoi colpi e il suo senso del contropiede lo rendevano estremamente difficile da affrontare nell’uno contro uno. Spesso spettacolare per classe e disinvoltura, poteva cambiare il corso di una partita con un’accelerazione improvvisa o uno scatto da trenta metri.
Originario del Var, Ginola crebbe a Sainte-Maxime, con una madre impiegata alle Poste e un padre operaio in un cantiere navale.
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Gli inizi (1980-1980)
Dopo essere entrato nelle giovanili dell’OGC Nice, fu respinto a sedici anni, ma trovò accoglienza allo Sporting Tolone, dove firmò il suo primo contratto da professionista nel 1985. A 18 anni fece il suo ingresso nella prima divisione francese. Dopo tre stagioni di apprendimento ad alto livello, Ginola si trasferì al Matra Paris nel 1988. Durante questa esperienza (1988-1990), alternò buone e cattive prestazioni, ma il suo stile di gioco cominciò ad affascinare.
Gli anni in Francia (1990-1995)
Fu con il Brest che Ginola si rivelò definitivamente al grande pubblico, contribuendo alla clamorosa vittoria (3-2) contro il suo futuro club, il PSG, nel 1991. Dopo il suo acquisto nel club della capitale nel gennaio 1992, la carriera di Ginola esplose letteralmente. Divenne rapidamente l’idolo del Parco dei Principi grazie alla qualità dei suoi controlli e alle sue incursioni incessanti nel corridoio sinistro. Fu uno dei protagonisti dei successi europei del PSG tra il 1992 e il 1995, con prestazioni di spicco contro Napoli, Real Madrid e FC Barcelona. In tre stagioni e mezzo a Parigi, Ginola vinse uno scudetto, due Coppe di Francia e raggiunse tre semifinali europee consecutive. Invece di trasferirsi in Spagna, Ginola scelse Newcastle nell’estate del 1995.
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Gli anni in Inghilterra (1995-2002)
Il francese continuò a impressionare in Inghilterra con il suo talento e i suoi gol sontuosi. A metà stagione, il Newcastle sembrava saldamente in testa al campionato, ma crollò nel finale, cedendo al ritorno del Manchester United. Sperando in un ritorno nella squadra francese per l’Euro 1996 in Inghilterra, le sue speranze furono vane. Il resto della sua carriera fu meno luminoso. Il suo periodo al Newcastle finì con l’arrivo di Dalglish, e Ginola si trasferì al Tottenham nel 1997. Meno prolifico ma sempre irresistibile, vinse due volte il titolo di miglior giocatore dell’anno in Inghilterra, uno assegnato dalla stampa specializzata e l’altro dai suoi colleghi. Per Ginola, fu l’apoteosi prima del declino. Dopo una parentesi all’Aston Villa, concluse la sua carriera in Premier League con Everton, Highbury, l’11 maggio 2002, all’età di trentacinque anni. Nel 2016, fu protagonista di un documentario dedicato ai “maghi” della Premier League: Zola, Di Canio, Juninho Paulista e Ginola.