Iscrizione Serie A: Adempimenti economici delle Società

Tutte le informazioni sull’iscrizione serie A, sugli adempimenti economico-finanziari da rispettare e sulle sanzioni per gli inadempienti. Tutto quello che c’è da sapere.

L’iscrizione alla Serie A è uno dei traguardi più importanti per le società calcistiche. Giocare nella massima serie significa infatti confrontarsi con le squadre più forti, ampliare le opportunità di profitto e avere l’opportunità di giocare per prendere parte alle competizioni internazionali.

Per effettuare correttamente l’iscrizione Serie A e per poter effettivamente svolgere il campionamento nella massima serie calcistica è necessario rispettare gli adempimenti economico-finanziari previsti dal regolamento della Lega Serie A.

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Iscrizione Serie A: aspetti economico-finanziari e adempimenti

Le società calcistiche che intendono effettuare una corretta iscrizione alla Serie A devono rispettare gli adempimenti economico-finanziari previsti dal regolamento. Di seguito sono descritti in dettaglio tutti gli adempimenti a cui fare riferimento, presenti nell’articolo 20 dello Statuto – Regolamento della Serie A:

  1. Alle società viene richiesto di versare la tassa di iscrizione Serie A, rispettando le tempistiche e le modalità stabilite dal Consiglio;
  2. Le società sono tenute a versare nelle casse della Lega Serie A le somme di denaro stabilite dall’articolo 18 del Regolamento;
  3. Le società sono obbligate a detenere, in maniera aggiornata e precisa, tutta la documentazione relativa a compensi, premi ed emolumenti che ogni mese sono elargiti ai tesserati. La Lega Serie A, la Procura Federale e gli Organi di Controllo della F.I.G.C. possono richiedere in qualsiasi momento l’accesso alla documentazione per effettuare le verifiche necessarie a garantire un corretto svolgimento del campionato di Serie A. 

Tutti gli adempimenti descritti in questi tre punti devono essere rispettati dalle società di calcio che intendono partecipare ai campionati della massima serie. L’articolo 20 dello Statuto – Regolamento contiene inoltre al punto quattro la descrizione di cosa accade in caso di inadempienza. 

Quali sono le sanzioni per gli inadempienti?

Lo Statuto – Regolamento Lega Nazionale Professionisti Serie A prevede delle specifiche sanzioni per gli inadempienti. Le sanzioni sono descritte nell’articolo 20 del regolamento e sono comminate alle società calcistiche che si rendono colpevoli di:

  • ritardo nel versamento di somme di denaro dovute alla Lega Serie A, nonostante sia stata notificata la diffida;
  • violazione degli adempimenti o ritardo nel mettersi in regola con quanto stabilito dall’articolo 19 del regolamento, articolo relativo agli Adempimenti amministrativi e contabili.

Nel caso in cui il comportamento della società calcistica ricada in una delle due casistiche descritte, il Consiglio effettua opportuna segnalazione della società inadempiente e dei suoi dirigenti agli Organi di Giustizia Sportiva. Saranno poi i Giudici Sportivi a stabilire le sanzioni, sulla base di una attenta valutazione della singola casistica e dell’entità del ritardo nel mettersi in regola con gli adempimenti.

Sistema Licenze Nazionali: adempimenti e sanzioni

Il rispetto di tutti gli adempimenti previsti consente alle società calcistiche di ottenere la regolare licenza e dunque di poter prendere parte alla stagione sportiva nella massima serie. Le società devono fare riferimento al Sistema Licenze Nazionali per capire quali sono gli adempimenti richiesti e le eventuali sanzioni applicate in caso di mancato rispetto degli stessi.

Le società sono tenute a depositare, rispettando le tempistiche indicate, tutti i contratti di acquisizione dei calciatori, con riferimento in particolare ai contratti di acquisizione internazionale e a quelli di acquisizione nazionale con rilevanza internazionale. Il mancato rispetto delle tempistiche è considerato illecito disciplinare e porta a un’ammenda minima di 20.000 euro per ciascuna inadempienza. 

Le società sono tenute altresì a inviare la documentazione relativa alle liquidazioni periodiche dell’IVA, la dichiarazione relativa alla vigenza della società calcistica e alla sua composizione e la dichiarazione di eventuali modifiche statutarie se effettuate. Le società devono inoltre comunicare il conto corrente (o i conti corrente) utilizzati esclusivamente per la gestione dei pagamenti e dei contributi dei tesserati. Il mancato rispetto comporta anche in questo caso illecito disciplinare, sanzionato con un’ammenda minima di 20.000 euro per ciascuna inadempienza.

Il Sistema Licenze Nazionali prevede che le società calcistiche debbano comunicare la situazione patrimoniale intermedia. Questa non solo deve avere l’approvazione dell’organo amministrativo, ma deve essere anche verificata da una società di revisione e deve essere inviata insieme a note esplicative che ne rendano più semplice la consultazione.

Tenendo conto della situazione patrimoniale intermedia, le società devono segnalare in modo preciso gli indicatori di liquidità, di costo lavoro e di indebitamento. Questi indicatori sono parametri importanti per analizzare lo stato economico delle società calcistiche, valutazione indispensabile per rendere possibile il corretto svolgimento del campionato di Serie A.

Entro i termini massimi stabiliti, le società devono inviare la domanda di iscrizione alla Serie A, saldare tutti gli eventuali debiti ancora in corso, elargire ai tesserati gli emolumenti e i bonus economici stabiliti e versare i relativi contributi, tra cui rientrano anche i contributi da versare nel cosiddetto Fondo di Fine Carriera

L’inosservanza dei termini stabiliti può portare ad ammende economiche o alla mancata concessione della licenza. Senza la licenza le società non possono iscriversi alla Lega Serie A e non possono quindi prendere parte alla stagione calcistica.